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DANZA E MITOLOGIA IN TERRA NOSTRA
Racconta del popolo sardo come, attraverso miti e leggende, si possa tornare indietro nel tempo e capire una parte della storia, della cultura e della religione. Quando un popolo ha la possibilità di prendere carta e penna e inizia a scrivere significa che l’uomo ha qualcosa da dire ma, se non ha la scrittura, la sua storia la trasmette oralmente ed è normale che, nel corso dei millenni la storia diventi mito anche se il narrare cerca di mantenersi integro.
Lo spettacolo si propone di raccontare e danzare cultura, vuole seguire un percorso che permette di approfondire la conoscenza di alcune leggende che la nostra terra offre con tanta generosità e che affondano in tempi immemorabili. La parte mitologica è rappresentata dalla figura del Dio, figlio di Zeus, che si identifica con il Sardus Pater. Questo Dio, la cui madre morì prima di portare a termine la gestazione, fu cucito dentro la coscia del Padre, e da lì nacque. Lui, tramite della sua potenza divina, trasformò delle piccole api in piccole creature fatate ovvero le janas, le quali si distribuirono ovunque nell’isola ed insieme a loro tante leggende.
Si danzano leggende che sono espressione di una Sardegna antica: i mamutones o il sacrificio del Dio Dionisio, le janas o le menadi manifestano la volontà di unire tradizione e ricerca che diventa nutrimento dello spirito e di comunicazione di valori.
Regia e coreografie di
Alessio Barbarossa
Musiche di
A. Parodi, Janas, Oroloche, Alberto Cabiddu
Testi di
Maria Paola Cogoni
Danzano
Sarah Hirsch, Giada, Casula, Veronica Serra,
Francesco Fadda, Valentino Porcu
Voci di
Mario Cincotti, Maria Paola Cogoni, Maria Elena Lai
Disegno luci di
Giovanni Schirru
Produzione Compagnia Barbarossa Danza